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Manuale di archeoastronomia in Sardegna

Manuale di archeoastronomia in Sardegna Novedades

Di Tonino Mura, Alessandro Atzeni, Sandro Garau

Prefacio de L´Editore

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ISBN
978-88-7356-319-8
Editor
Condaghes
Coedición
-
Género
Ensayos
Materia
Historia (incluso arqueología y prehistoria), biografías, heráldica
Colección
Archèos
Edición
- septiembre 2018
Soporte
Papel
Páginas
128
Encuadernación
Encuadernación en rústica cosida y con solapas
Dimensiones
17 x 24 cm
Número de tomos
1
Illustrado
Idioma de publicación
Idioma original
-
Texto a vista
-
Archivo adjunto
-
Escolar
No
Disponibilidad
En comercio
Distribución
Precio
15,00 €

L´archeoastronomia, punto di incontro tra l´archeologia e l´astronomia, indaga le conoscenze che le antiche popolazioni possedevano riguardo ai fenomeni celesti e le tecniche che utilizzavano per monitorarli, per catturarli, per trarne delle preziose funzioni pratiche - quale il calcolo del tempo e dell´alternarsi delle stagioni - e per veicolare precisi significati religiosi e cultuali.
Un linguaggio chiaro e intuitivo, arricchito da schemi e tabelle esplicative, accompagna in una prima sezione dell´Opera alla scoperta delle leggi che regolano il moto degli astri, proseguendo quindi nell´analisi architettonica e archeologica dei monumenti prenuragici e nuragici della Sardegna.
I due percorsi si incontrano dunque nella minuziosa indagine delle complesse e sorprendenti funzioni archeoastronomiche di nuraghi, menhir e domus de janas, svelando attraverso schede mirate e corredate da foto inedite, il rapporto celato da millenni tra queste vestigia e gli astri.

Sin dalla più remota antichità, culture umane tra loro distanti cronologicamente e geograficamente hanno riscontrato la medesima, ancestrale necessità: comprendere, scandire e leggere il tempo, come strumento fondamentale nel rapporto con la natura e i suoi ritmi.
Attraverso questo stretto legame con il sole e la luna, con la volta celeste, gli astri e le costellazioni, l´uomo entrava in contatto con il sacro e con la dimensione divina, in cui gli stessi fenomeni naturali assumevano significati rituali e cultuali di profonda importanza.
Ogni cultura ha dunque lasciato dietro di sé una preziosa eredità di strutture, finalizzate, tra i diversi scopi principali, a gestire questo complesso e delicato rapporto.
La Sardegna, alla luce della quantità e della varietà dei monumenti che presentano funzioni di questo tipo, si presenta come uno scenario privilegiato tanto nello studio dell´archeoastronomia quanto nell´inesauribile e sorprendente riscoperta della Storia dell´Uomo.

Alessandro Atzeni (1986-)

Laureato in Scienze Naturali, con un´innovativa tesi sperimentale dal titolo Dal combattimento alla lesione, ricerca di indicatori in resti scheletrici di Età nuragica, definita dall´archeologa Anna Depalmas come pioneristica, è autore di numerose ricerche pubblicate su riviste regionali e nazionali, e coautore di diversi libri di archeologia nuragica (della stessa casa editrice: Gigantes de Perdas. I nuraghi: templi della luce, 2016). Impegnato da anni nell´ambito della rievocazione storica con l´associazione ´MEMORIAE MILITES´ di Cagliari, si occupa della divulgazione della Storia della Sardegna, mostrando in particolare gli antichi sistemi di fusione e lavorazione del bronzo. Praticante di arti marziali storiche occidentali, ha conseguito il titolo di istruttore UISP di tiro con l´arco dinamico. Vive attualmente in Gran Bretagna, dove continua a svolgere le sue ricerche.

Bibliografia