In un´afosa estate dei primi anni ´80, nelle campagne assolate e secche di una sperduta località della provincia italiana, trascorrono l´esistenza, nella stessa casa, tre donne unite da una scomoda parentela. Antonia, otto anni, bambina sensibile ma dalla mente ritardata, sottratta a una sicura segregazione in manicomio solo perché la legge Basaglia già aveva iniziato il suo corso. Maria, ex alcolizzata e prostituta, vedova di un uomo morto in circostanze misteriose. Infine Agnese, nonna della prima e madre della seconda, donna rigida e cattiva, portata facilmente alla violenza fisica e morale. In continui flashback, il romanzo procura al lettore un malessere percepito fin sulla pelle. Altri personaggi si presentano nella storia, buoni e cattivi, caricando le pagine di sottile terrore, accennato a tratti o volutamente sbattuto in faccia in modo sgarbato, talvolta offensivo. Il finale non è un finale, ma un punto sospeso su ogni possibile conclusione che il lettore può scegliere, nella sua immaginazione, a suo piacimento. Il pregio di questo romanzo risiede nel ritmo serrato della narrazione e nella capacità dell´autrice di fare interagire bene e male, passato e futuro.
Anna Steri (1967-)
Anna Steri, 1967, Villacidro (SU). Musicista e scrittrice, si diploma in Organo e composizione organistica e in Clavicembalo. Pubblica due album: Figlia di un Do maggiore (2014) e Venuto al mondo (2017). Nel 2017 pubblica l´opera poetica Nevralgie affettive (CUEC), vincendo nello stesso anno il Premio Internazionale di Letteratura Alda Merini e giungendo finalista l´anno successivo al Premio Internazionale Salvatore Quasimodo. Autrice di diversi romanzi brevi, ha pubblicato nel 2018 La lucertola di carta (CUEC).
Bibliography