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Storia della Sardegna sabauda

Storia della Sardegna sabauda Novità

1720-1847

Di Girolamo Sotgiu

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ISBN
978-88-6429-129-1
Editore
Il Maestrale
Co-edizione
-
Genere
Saggistica
Materia
Storia (compresa archeologia e preistoria), biografie, araldica
Collana
I Menhir
Edizione
2018
Supporto
Cartaceo
Pagine
416
Rilegatura
Brossura e incollato
Dimensione
13 x 20 cm
N° volumi
1
Illustrato
No
Lingua di pubblicazione
Italiano
Lingua originale
-
Lingua a fronte
-
Allegato
-
Scolastico
No
Disponibilità
In commercio
Distribuzione
Prezzo
20,00 €

In questo lavoro storiografico del 1984, Sotgiu ricostruì e analizzò una fase storica cruciale per la fisionomia della società sarda e i processi che prefigurano la costruzione dell´Unità d´Italia. Col trattato di Londra la Sardegna passa dalla Spagna ai Savoia, che ne prendono formalmente possesso nel 1720. Vittorio Amedeo II assume così il titolo di Re di Sardegna. Da allora, una serie di viceré piemontesi governerà l´Isola formulando progetti di rinascita economica nel quadro della politica di [quote]assolutismo illuminato[/quote]. Discontinua e velleitaria, la politica riformatrice sabauda si scontra con l´acuirsi dei conflitti sociali, soprattutto nelle campagne. Negli anni Novanta falliscono i tentativi francesi di sfruttare a proprio favore la crisi sarda, mentre si estende un vasto movimento antifeudale, culminante nei moti rivoluzionari del 1793-96. Più tardi, con Carlo Felice e Carlo Alberto riprende la politica riformatrice, stavolta comportante profonde trasformazioni nella struttura socio-economica sarda e l´abolizione del feudalesimo. Nel 1847 si realizza la fusione perfetta dell´Isola con gli stati sabaudi di terraferma: è la fine del Regnum Sardiniae e l´inizio di una epoca nuova che porterà la Sardegna a essere [quote]una delle regioni periferiche dello Stato italiano[/quote].