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Fra le due sponde

Fra le due sponde

Di Salvatore A. Sanna

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ISBN
978-88-6429-154-3
Editor
Il Maestrale
Coedición
-
Género
Poesía
Materia
Textos literarios modernos y contemporáneos: poesías y teatro
Colección
Poesia
Edición
- mayo 2014
Soporte
Papel
Páginas
288
Encuadernación
Encuadernación en rústica cosida y con solapas
Dimensiones
13 x 21 cm
Número de tomos
1
Illustrado
No
Idioma de publicación
Italiano
Idioma original
-
Texto a vista
-
Archivo adjunto
-
Escolar
No
Disponibilidad
En comercio
Distribución
Precio
16,00 €

La raccolta completa delle poesie di un esponente di spicco della "letteratura de-centrata" italiana e della "scrittura migrante". Versi fra la Sardegna, la Germania e l´Europa, parole-segni di una vita votata alla letteratura e alla poesia.
[quote]Parole sussurrate all´orecchio di un confessore laico, il lettore, che non osa fare domande ma ascolta in silenzio le parole del poeta. Che altro può essere la poesia lirica se non una ininterrotta confessione? Ma può succedere che il lettore-confessore sia intimidito dalle parole della poesia, e paradossalmente sia lui a sperare nell´assoluzione. Dunque confessione del poeta al lettore, ma anche confessione del poeta a se stesso, unico privilegiato lettore-confessore. Questo doppio statuto non rivela tutti i segreti (un poeta senza segreti non è un poeta) e può essere una ragione in più del fascino alto e strano della lirica di Salvatore A. Sanna. La poesia si può leggere con timidezza, rispetto o deferenza letteraria, ma quando chi la legge si sente coinvolto in aree che sfuggono alla sua competenza non ha altra risorsa che aprire senza rimorsi qualche spiraglio alla propria indole e lasciarsi andare a un confortevole gioco di predilezioni personali.[/quote]
(Luigi Malerba)


[quote]Parole sussurrate all´orecchio di un confessore laico, il lettore, che non osa fare domande ma ascolta in silenzio le parole del poeta. Che altro può essere la poesia lirica se non una ininterrotta confessione? Ma può succedere che il lettore-confessore sia intimidito dalle parole della poesia, e paradossalmente sia lui a sperare nell´assoluzione. Dunque confessione del poeta al lettore, ma anche confessione del poeta a se stesso, unico privilegiato lettore-confessore. Questo doppio statuto non rivela tutti i segreti (un poeta senza segreti non è un poeta) e può essere una ragione in più del fascino alto e strano della lirica di Salvatore A. Sanna. La poesia si può leggere con timidezza, rispetto o deferenza letteraria, ma quando chi la legge si sente coinvolto in aree che sfuggono alla sua competenza non ha altra risorsa che aprire senza rimorsi qualche spiraglio alla propria indole e lasciarsi andare a un confortevole gioco di predilezioni personali.[/quote]