La Sardegna e Caralis destinazioni privilegiate nell´Età del Bronzo. Questa la proposta iniziale di Giuseppe Mura in Sardegna l´isola felice di Nausicaa, dove l´autore approda con Odisseo-Ulisse in un luogo dalla marfologia identica a quella della regione cagliaritana e incontra genti dalla cultura simile a quella dei Sardi del periodo nuragico. Con questo lavoro, invece, l´autore naviga con gli antichissimi greci che percorrono un lungo itinerario costiero (navigazione di cabotaggio) e approdano nel ´Territorio Tartessico´ che ospita la misteriosa Tartesso (la Tarsis della Bibbia). Ebbene, anche in questo caso il Periplo corrisponde alla circumnavigazione della Sardegna in senso orario e il paesaggio composito del luogo di approdo alla morfologia della regione dell´antica Caralis. Questo risultato, scaturito in particolare dall´analisi dei versi della Gerioneide di Stesicoro e dell´Ora Maritima di Avieno, smentisce definitivamente la dislocazione tradizionale del Periplo nella Penisola Iberica e di Tarsis-Tartesso nella foce del fiume spagnolo Guadalquivir.