Berlino, zona est, un autunno degli anni Novanta, prima dell´alba. Un uomo scende in strada, è uno scrittore semisconosciuto e un ex-bevitore. Ha quarant´anni e la sua vita è sospesa. È un fallimento quello che ha alle spalle? E i pochi anni di vita che ancora lo aspettano possono dirsi all´altezza delle sue aspirazioni? C´è poco di romantico nell´essere davvero uno scrittore maledetto. Vent´anni dopo, un autore italiano che a Berlino ci va spesso s´imbatte nei ricordi che quell´uomo ha lasciato in chi lo ha conosciuto. Si mette sulle sue tracce, ne scopre i testi, decide di ricostruirne la figura. Immagina, interroga, si rivolge a lui. Ne rievoca il passato famigliare, con i genitori ebrei prima fuggiti dal nazismo e poi approdati nella Germania comunista, con i fratelli anch´essi artisti, ugualmente ribelli contro lo status quo incarnato dal padre funzionario e tutti condannati a una fine precoce. Fa parlare su un palcoscenico immaginario le donne che lo hanno amato. Visita la sua tomba e ne commenta gli ultimi anni, il tentativo di riscattare un´esistenza di rabbie e sconfitte. Fino a salvarne, grazie alla poesia, la purezza ferita.