Vittorio Anedda, nato a Orroli nel 1876, perito minerario, appassionato di archeologia e geologia, dal 1899 al 1930 ha ricoperto incarichi di responsabilità in numerose miniere in Tunisia, Grecia, Sardegna, Toscana e Indocina. In virtù delle esperienze acquisite sul campo, ebbe modo di valorizzare i suoi interessi e dare valore e rilievo al Gigante Rosso, il monumento più importante del suo paese natio, ovvero il Nuraghe Arrubiu. Nascono da qui i rapporti con il padre dell´archeologia sarda, il professore Giovanni Lilliu, con il quale collabora agli scavi del villaggio Su Putzu. Negli anni Cinquanta, ricopre la carica di Commissario Prefettizio di Orroli, di Ispettore Onorario alle Antichità del territorio orrolese, di Capitano dei Barracelli locali. Nel 2017, dopo anni di oblio, con la pubblicazione del primo volume dedicato alle campagne di scavo del Gigante Rosso (Il Nuraghe Arrubiu di Orroli. Volume 1), la figura di emerito studioso del cavalier Anedda riemerge dalle nebbie e gli viene riconosciuto ufficialmente il suo ruolo di primo cultore, scopritore e studioso del Nuraghe Arrubiu.