Catálogo

Le magie di palazzo Tonca

Le magie di palazzo Tonca

Giuseppe Carta sul filo della memoria

Di Tonino Oppes

Introducción de Giuseppe Carta

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ISBN
978-88-7138-640-9
Editor
Carlo Delfino
Coedición
-
Género
Arte
Materia
Artes figurativas y fotografía
Colección
Edición
- enero 2012
Soporte
Papel
Páginas
160
Encuadernación
Encuadernación en rústica cosida y con solapas
Dimensiones
15 x 21 cm
Número de tomos
1
Illustrado
Idioma de publicación
Italiano
Idioma original
-
Texto a vista
-
Archivo adjunto
-
Escolar
No
Disponibilidad
En comercio
Distribución
Precio
14,00 €

Giuseppe Carta nasce nel 1950 a Banari (Sassari) dove attualmente vive e lavora.
Dipinge ´nature morte´ rappresentative non solo degli oggetti che rittraggono, ma anche e soprattutto delle aspirazioni e del comportamento dei tempi, in cui il carattere iperrealista dei soggetti è superato da suggestioni che alimentano gli elementi introspettivi delle opere stesse, capaci di sollecitare l´osservatore creando una serie di mosaici figurativi e reazioni a catena, che danno vita ad una narrazione che si apre e conclude nel perimetro dell´opera. Interi racconti di microcosmi in cui l´azione si svolge nell´immobilità e nel gioco dell´assenza/presenza di persone. Esplora il linguaggio
della scultura con la stessa intensità e valenza estetica, realizzando frutti e figure in bronzo policromo, alluminio e marmo statuario di Carrara.

Sono l´entusiasmo e la consapevolezza di essere un artista amante dell´arte e della cultura dei luoghi a far muovere in Giuseppe Carta la voglia di ritornare, dopo una lunga permanenza a Genova che vede la sua formazione prima come musicista e poi come artista, al suo paese natale per creare un sito museale che desse nuove possibilità di crescita culturale e sociale alla propria comunità e riconoscendo col tempo alla stessa, attraverso la promozione di importante progetti artistici e culturali a respiro nazionale e internazionale, un ruolo centrale nella valorizzazione e divulgazione del proprio territorio. È così che nascono le realtà culturali di Banari Arte (1996-1997-1998) e della Fondazione Logudoro Meilogu.