Tra il 1906 e il 1912 lo studioso inglese Thomas Ashby effettuò diversi viaggi nella nostra Isola, spinto da interessi di carattere archeologico e antropologico. La sua viva curiosità di uomo di scienza, unita alla sua passione per la fotografia e a un´innegabile sensibilità artistica, hanno lasciato a tutti noi un´eredità preziosa: un´affascinate e variegata collezione di immagini della Sardegna dei primi del Novecento che comprende paesaggi e monumenti archeologici, ma anche ritratti e scene di vita quotidiana.
Nel corso del suo viaggio Thomas Ashby trovò molto di più di quanto stesse cercando.
A raccontarcelo sono i monumenti sardi: monumenti di pietra, sì, ma anche monumenti viventi: volti, costumi, ambienti e tradizioni.
Immagini per noi familiari, eppure nuove e vive grazie allo sguardo silenzioso, ma presente, del fotografo appassionato.
Il messaggio per noi è chiaro: dobbiamo coltivare il nostro passato. Dobbiamo saper ritrovare nella quotidianità le nostre tracce
antiche.