"Joyce Lussu vide la Sardegna per la prima volta nel settembre del ´44, mentre ancora durava il conflitto europeo e Cagliari non aveva neppure iniziato a rinascere dalle sue rovine: una Sardegna, come dice Joyce, umiliata e immiserita dal fascismo e dalla guerra. Joyce girò quella Sardegna per conoscerla ma anche per farci - come ha raccontato in altre pagine - del lavoro politico: avendo occhio soprattutto al mondo delle donne, che bisognava far uscire dalle loro cucine e dal chiuso ruolo di casalinghe. [quote]Dove sono le vostre mogli? - chiedeva Joyce quando andava, paese per paese, nelle sezioni dei partiti - Andate a casa e fate venire anche loro[/quote]. Quel mondo Joyce lo descrive nei ´racconti´ di questo libro. ´Racconti´ nei quali di fantasia c´è forse soltanto qualche trama, qualche elemento della narrazione: ma dove è puro reportage - se così si può dire - quanto riguarda la condizione dei paesi, la miseria diffusa, le malattie inestirpabili, la lotta per il pane, la durezza dell´esistenza, la difficoltà di ribellarsi agli abusi dei padroni e dei potenti." (dalla prefazione di Manlio Brigaglia)
Joyce Lussu (1912-1998)
Joyce Lussu nasce a Firenze nel 1912 da Willie Salvadori e Cynzia Galletti, intellettuali aristocratici marchigiani che si oppongono al fascismo. Dopo studi ed esperienze internazionali nel ´38 si unisce, a Parigi, con Emilio Lussu, e partecipa, in prima linea, alla guerra antinazista e partigiana. Conduce, quindi una vita sempre impegnata per la giustizia, la libertà e la pace, nella dimensione internazionale. Sino alla morte nel 1998. Raffinata traduttrice, scrittrice, animatrice politica e culturale, ha lasciato un grande patrimonio di idee e interrogativi.
Bibliografia