Catàlogu

Il Breve Portus Kallaretani e gli ordinamenti pisani trecenteschi per il porto di Cagliari

Il Breve Portus Kallaretani e gli ordinamenti pisani trecenteschi per il porto di Cagliari

De Giulia Murgia

a incuru de Giulia Murgia

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ISBN
978-88-7343-554-9
Editore
Della Torre
Co-editzione
-
Genia
Sagìstica
Matèria
Istòria de sa literadura e crìtica literària
Collana
Testi e documenti del Centro di Studi Filologici Sardi
Editzione
n° 1 - June 2020
Formadu
Pabìru
Pàginas
296
Rilegadura
Coberta tosta e cosidura a filu refe e subracoberta
Mannesa
12 x 19 cm
N° volumi
1
Figuradu
No
Limba de publicatzione
Italianu
Limba originale
-
Testu a fronte
-
Incruidu
-
Iscolàsticu
No
Disponibilidade
In cumèrciu
Distributzione
Preju
15,00 €

Il Breve Portus Kallaretani, emanato dal Comune di Pisa per regolamentare le attività del porto di Cagliari, è uno dei più antichi e importanti statuti portuali del Mediterraneo. L´unico testimone medievale che lo tramanda – il manoscritto Roncioni 322, conservato presso l´Archivio di Stato di Pisa – offre una redazione del testo scritta in volgare pisano e datata al 1318, che rappresenta probabilmente il risultato della progressiva stratificazione di disposizioni normative succedutesi nel tempo. Il Breve si compone di 68 capitoli, nei quali vengono definiti i compiti dei consoli, dei mercanti, dei sensali e degli operatori che gravitavano intorno allo scalo cagliaritano all´inizio del Trecento. Lo stesso manoscritto accoglie poi altre disposizioni emanate tra il 1319 e il 1321, nonché alcuni capitoli provenienti dallo statuto cittadino, il Breve dei Castellani di Cagliari. Si tratta dunque di un corpus di testi normativi che costituisce una fonte preziosa tanto per la ricostruzione della storia della Sardegna medievale – e in particolare di quella del porto della città di Cagliari – quanto per la conoscenza degli impieghi del volgare pisano nell´isola. La nuova edizione critica che qui si propone è corredata di un approfondito studio linguistico e di un nutrito glossario, utile a comprendere le peculiarità del lessico del commercio e della marineria in uso nel vivace ambiente di uno scalo portuale medievale.