Italia (1992): si leva il sipario sul famigerato “Annus horribilis”. Se non è possibile annoverare nel solco delle semplici coincidenze le stragi di Capaci e di via Mariano D´Amelio, del pari non è ipotizzabile catalogare come naturali convergenze le molteplici inchieste giudiziarie che, avviate dai magistrati del pool di “Mani pulite” presso il Palazzo di Giustizia di Milano, si estesero a numerose Procure italiane allo scopo di rivelare un sistema fraudolento che coinvolgeva in maniera collusa la politica e l´imprenditoria del nostro paese. Non è un caso quindi che il 1992 abbia segnato un profondo spartiacque nell´immaginario collettivo del popolo italiano giacché, in quei fatidici dodici mesi e oltre, numerosi sono stati gli avvenimenti che ne hanno indelebilmente segnato il destino: tra essi v´è da annoverare la crisi del sistema dei partiti che ha condotto al crollo della “Prima Repubblica”. Tuttavia, nel siffatto scenario dai contorni incerti che andava dipanandosi, ecco stagliarsi in maniera imponente la figura sicura e carismatica dell´“inquilino” di Palazzo del Quirinale che, in una temperie di delegittimazione della classe politica ad opera della “società giudiziaria”, riusciva a traghettare la “nave” Italia nella rada più sicura, assurgendo al rango di attore “governante” e svolgendo un ruolo eminentemente politico.
Francesco Castrovilli
Francesco Castrovilli (47 anni, sposato con due figli) è appassionato di tematiche legate al mondo della politica italiana dei primi anni Novanta e alle dinamiche che si sviluppano all´interno dei partiti della “Prima Repubblica”. Laureato in Scienze Politiche (2012) e in Relazioni internazionali (2016) presso l´Università degli Studi di Cagliari, ha conseguito il diploma di Master universitario di secondo livello in Istituzioni parlamentari “Mario Galizia” per Consulenti d´Assemblea» presso l´Università degli Studi di Roma “La Sapienza” (2018). Nel 2019 ha pubblicato su Rassegna Parlamentare n. 3 il progetto di legge recante “Disciplina sul riordino e la codificazione delle disposizioni legislative e regolamentari dello Stato” e il progetto di legge costituzionale recante “Integrazione dell´articolo 77 della Costituzione in materia di decreti legislativi di codificazione e riordino”.
Bibliografia