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Prufummu di scavvicciu

Prufummu di scavvicciu

Di Domenico Battaglia

Prefacio de Franco Fresi

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ISBN
978-88-7538-030-4
Editor
Sorba
Coedición
-
Género
Poesía
Materia
Textos literarios modernos y contemporáneos: poesías y teatro
Colección
Poeti isolani
Edición
- enero 2009
Soporte
Papel
Páginas
296
Encuadernación
Encuadernación en rústica cosida y con solapas
Dimensiones
15 x 21 cm
Número de tomos
1
Illustrado
No
Idioma de publicación
Sardo
Idioma original
-
Texto a vista
-Italiano
Archivo adjunto
-
Escolar
No
Disponibilidad
En comercio
Distribución
Precio
13,00 €

Sì, chi ha scritto questa bella silloge di poesie in dialetto maddalenino (variante sardo-corsa), è uno che il mare non ce l´ha soltanto tutto intorno: gli entra nei versi, negli occhi e nelle orecchie, armonizzando il suo liquido respiro con i battiti del cuore del poeta.
Ma non basterebbe: il libro non vive soltanto d´acqua, di sole e di vento, ma anche di altri valori che lo rendono importante nella copiosa messe di raccolte poetiche, in Sardegna e oltre, che non sempre hanno spighe con grani maturi, o almeno promettenti.
Perché importante? Intanto perché riesce a porsi, per lo stile, la grafia e la spinta ispiratrice, tra i testi poetici che diventeranno necessari per costruire i "classici" delle piccole lingue, sempre insidiate, sempre in procinto di franare nel pozzo scuro dell´oblio.
Qualsiasi lingua e dialetto, senza le loro opere classiche che ne costituiscano la base nativa, non hanno durata temporale né motivo per imporsi.
In secondo luogo, perché vi si coglie, nell´intreccio attonato delle rime, soprattutto interne, e delle assonanze, a volte appena pronunciate, il mondo fisico in cui il poeta è inserito profondamente, parte integrante di esso: fa nomi, descrive luoghi, ricorda vicende, ci vive dentro.
E anche perché traspare, in tutto il libro, l´urgenza di raccontare fatti, grumo essenziale per sviluppare un discorso da sublimare con il sortilegio della poesia, di dire cose vere, senza tentativi di abbellimenti rutilanti: amo ormai senz´esca al quale, del resto, non abbocca più nessuno.
(dalla prefazione di Franco Fresi)