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Epigrammelot

Epigrammelot

in punta di cronaca

Di Gianni Piu

Presentazione di Salvatore Pinna

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ISBN
978-88-8467-323-7
Editore
Cuec
Co-edizione
-
Genere
Poesia
Materia
Testi letterari moderni e contemporanei: poesie e teatro
Collana
Fuori margine
Edizione
- aprile 2006
Supporto
Cartaceo
Pagine
88
Rilegatura
Brossura e cucitura filo refe
Dimensione
11 x 18 cm
N° volumi
1
Illustrato
No
Lingua di pubblicazione
Italiano
Lingua originale
-
Lingua a fronte
-
Allegato
-
Scolastico
No
Disponibilità
In commercio
Distribuzione
Prezzo
7,50 €

´Epigrammelot. In punta di cronaca costituisce una raccolta composita di testi non tutti a carattere epigrammatico. Una Parte Prima comprende: Epigrammi. Tra polemos e polemica cui segue un secondo corpus, che reca il titolo programmatico: La guerra, le guerre, costituito da dagli epigrammi di Dies Iraq, e da poesie lunghe dove la vocazione discorsiva ed epigrammatica si scioglie in un più disteso fraseggio poetico. Sono compresi in questa seconda parte: La resa dei ponti, Mattanze rituali e Fuoco amico.
Tutto ciò che la cronaca ci riversa addosso fa parte dell´universo poetico di Gianni Piu. I grandi e piccoli avvenimenti, i personaggi dastinati a fare storia e quelli che vi trascorrono anonimi e ignari. Gianni Piu assume la postura di colui che legge i giornali e che guarda la televisione come facciamo noi audience delusa e impotente, satura d´insensatezze nazionali e di immani tragedie globali che –dalla ex Jugoslavia all´Iraq- ci raggiungono durante il nostro pasto quotidiano- gustoso succulento frugale sereno […]. Negli Epigrammelot. In punto di cronaca il più delle volte, dietro lo schermo di mirabolanti virtuosismi linguistici, viene offerta al lettore un´onesta versione della realtà […]. Come ogni poeta vero Gianni Piu vede diversamente. Disarciona la nostra percezione distratta di consumatori di cronaca, facendo sgorgare, ora un´informazione nuova, ora una scintilla di sorpresa (e quindi di verità), o un motivo di speranza dove saremmo tentati di scorgere solo tunnel senza uscita.
(dall´introduzione di Salvatore Pinna)