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Lo straniero che è in noi

Lo straniero che è in noi

sulle tracce dell´Unheimliche

Di et al., Giorgio Rimondi

A cargo de Giorgio Rimondi

Introducción de Giorgio Rimondi

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ISBN
978-88-8467-329-9
Editor
Cuec
Coedición
-
Género
Ensayos
Materia
Psicología
Colección
University press / letteratura n° 11
Edición
- abril 2006
Soporte
Papel
Páginas
164
Encuadernación
Encuadernación en rústica cosida
Dimensiones
15 x 21 cm
Número de tomos
1
Illustrado
No
Idioma de publicación
Italiano
Idioma original
-
Texto a vista
-
Archivo adjunto
-
Escolar
No
Disponibilidad
En comercio
Distribución
Precio
15,00 €

In un saggio del 1919, intitolato Das Unheimliche, Freud analizza il termine tedesco heimlich a partire dalla radice Heim, che significa casa, verificando come nell´uso esso assuma significati diversi e talvolta contrastanti. Tale ambivalenza si moltiplica nel negativo un-heimlich, che in italiano viene tradotto con l´aggettivo perturbante. Alludendo a un senso di pericolo collegato al nostro esistere, collegato ai temi della casa e dell´abitare, il perturbante ci mostra i fantasmi che popolano quella casa e inquietano il nostro abitare, segnalando così l´estraneità che alberga al cuore stesso della nostra identità. Perurbante è dunque la nostra soggettività in quanto mancante di ogni garanzia, corrosa da un´irriducibile alterità che la destabilizza mentre la costituisce.
Sulla scorta dell´intuizione freudiana il libro esamina la vicenda del perturbante lungo il corso del ‘900 e fino ad oggi, seguendo le tracce di un concetto che tende a configurarsi come il vero paradigma della condizione moderna e postmoderna.

Contributi di
Adone Brandalise, Annarosa Buttarelli, Massimo Carboni, Monica Farnetti, Marco Focchi, Gian Pietro Storari.