I due terreni sono stati fecondati dalle sculture di Sciola che qui godono di una doppia vita, quella del piacere estetico dato dall´arte e quella propria di se stesse come le ha pensate lo scultore, esseri vitali della natura che mutano con il cambiare delle stagioni, si rallegrano all´arrivo della primavera per il risveglio della campagna e partecipano al ciclo vitale inebriate dalle essenze circostanti.