I documentari sulla Sardegna, dal 1947 al 2009, sono la rappresentazione pregnante dei modi di manifestarsi della società isolana.
Pur muovendosi sul terreno di una rigorosa analisi cinematografica, il saggio intercetta gli aspetti peculiari della realtà sociale ed economica della Sardegna e le scelte compiute dai suoi ceti dirigenti.
Tali scelte costituiscono la materia di cui si innervano i numerosi filmati analizzati, danno loro la forma, condizionano il contenuto e lo stile narrativo, la composizione delle inquadrature e le ´ricorrenze´ degli elementi del profilmico. In ragione dell´equilibrio raggiunto tra l´analisi degli aspetti cinematografici e di quelli sociali, il saggio supera la dimensione localistica per proporsi come un metodo di studio delle realtà regionali mediante il documentario, genere cinematografico dove, più di ogni altro, si condensa il deposito delle opere e dei giorni di una collettività.
Salvatore Pinna
È direttore della Cineteca Sarda-Società Umanitaria e professore a contratto di Cinematografia documentaria alla facoltà di Lettere e Filosofia dell´Ateneo cagliaritano. Ha pubblicato numerosi saggi sul cinema documentario e sulle politiche culturali audiovisive. L´ultima sua pubblicazione, Scorci di realtà. La produzione documentaristica, è comparsa in Nuovo cinema in Sardegna (a cura di Antioco Floris, Aipsa Edizioni 2001). Per l´Aipsa Edizioni ha pubblicato il volume Uomini con la macchina da presa. Introduzione al cinema documentario (2002)
Bibliografia