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La psicologia in Italia prima della ripresa: 1935-1945

La psicologia in Italia prima della ripresa: 1935-1945

Di Vincenzo Bongiorno

Introducción de Vincenzo Bongiorno

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ISBN
978-88-8467-784-6
Editor
Cuec
Coedición
-
Género
Ensayos
Materia
Psicología
Colección
University press / psicologia n° 21
Edición
- octubre 2012
Soporte
Papel
Páginas
160
Encuadernación
Encuadernación en rústica cosida
Dimensiones
15 x 21 cm
Número de tomos
1
Illustrado
No
Idioma de publicación
Italiano
Idioma original
-
Texto a vista
-
Archivo adjunto
-
Escolar
No
Disponibilidad
En comercio
Distribución
Precio
13,00 €

Nel ricostruire le vicende delle scienze del passato, gli storici tendono a compiere delle periodizzazioni, a porre archi temporali ben definiti, a indicare convenzionalmente date di nascita, di affermazione, di declino, di crisi, di ripresa, di scomparsa dei movimenti scientifici e culturali. L´utilità e a volte la necessità di queste schematizzazioni, soggette a cambiamenti e mai definitive, hanno il vantaggio di consentire di "pensare" in termini sintetici il passato e di interpretare il corso degli eventi in modo diverso o da prospettive differenti. Anche la periodizzazione della storia della psicologia italiana non si è sottratta a questa logica, individuando il periodo della "nascita" negli ultimi trent´anni dell´Ottocento, quello della sua "affermazione" nei primi quindici anni del Novecento, al quale ha fatto seguito un terzo periodo di "crisi o difficoltà" tra le due guerre mondiali. Una rivisitazione di questo schema colloca invece nell´Ottocento la fase di "gestazione", nei primi quindici anni del Novecento la vera e propria "nascita" e nel ventennio fascista la fase di "stallo" o di "crescita stentata", con alti e bassi. Tuttavia tutti concordano che, alle soglie del secondo conflitto mondiale e nei primi anni quaranta, sono vivi e diffusi il desiderio e la speranza per una vigorosa "ripresa" della disciplina in campo nazionale ed internazionale; una ripresa che in Italia culminerà con l´istituzione dei due primi corsi di laurea in psicologia nelle Università di Roma e di Padova nel 1971 e con il riconoscimento della professione di psicologo nel 1989. In questo volume, nella prima parte, l´autore prende in esame i principali avvenimenti e i maggiori protagonisti del decennio 1935-1945, i Centri di studio e d´intervento psicologico allora attivi e i progetti di ricerca che li caratterizzavano; delinea poi il profilo bio-bibliografico di alcuni studiosi (G. Vidoni, A. Dalla Volta, M. Ponzo, A. Marzi) che finora sono rimasti in secondo piano nelle ricostruzioni storiche; pubblica infine l´indice bibliografico, dal 1942 al 1959, delle annate della [quote]Rivista di Psicologia[/quote], che può essere assunta come una chiave di lettura della storia della psicologia in Italia.
La seconda parte del volume, invece, è dedicata alla pubblicazione di un manoscritto inedito delle Lezioni di Psicologia tenute da Giulio Cesare Ferrari a Milano nel 1905 al 4° Corso di Pedagogia Scientifica di Crevalcore, diretto da Ugo Pizzoli. Si tratta di un documento che testimonia il ruolo crescente che la psicologia andava assumendo nell´insegnamento e nelle scuole, e la sua ricaduta in ambito pedagogico. Esso proviene dal Fondo Ferrari e per molto tempo è rimasto sepolto tra le carte. La sua pubblicazione permette di conoscere meglio l´autore che, annoverato tra i pionieri della disciplina, ha rappresentato un punto di riferimento per l´affermarsi della psicologia in Italia.