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Economia della Sardegna

Economia della Sardegna

23° Rapporto 2016

Di CRENoS

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ISBN
978-88-8467-985-7
Editore
Cuec
Co-edizione
-
Genere
Varie
Materia
Attualità politico sociale ed economica (escluse biografie)
Collana
Edizione
- maggio 2016
Supporto
Cartaceo
Pagine
128
Rilegatura
Brossura e incollato
Dimensione
17 x 24 cm
N° volumi
1
Illustrato
Lingua di pubblicazione
Italiano
Lingua originale
-
Lingua a fronte
-
Allegato
-
Scolastico
No
Disponibilità
In commercio
Distribuzione
Prezzo
13,00 €

Nel 2015 l´economia Italiana è cresciuta dello 0,8% e le previsioni della Commissione Europea per iI 2016 si mantengono prudenti (1,1 %) rispetto a quelle annunciate dal Governo. Nel complesso l´Italia sta uscendo a piccoli passi dalla crisi più lunga dal secondo dopoguerra. Tuttavia, come evidenziato dal Fondo Monetario Internazionale nel World Economie Outlook, una ripresa così lenta lascia il sistema economico esposto per troppo tempo ai rischi finanziari, geopolitici e demografici che contraddistinguono questi ultimi decenni.

In questo scenario di forte incertezza, le dinamiche di breve e medio periodo dell´economia regionale devono essere interpretate con prudenza. L´analisi strutturale presentata nel 23° Rapporto sull´Economia della Sardegna descrive il sistema economico isolano, evidenziandone le criticità e le potenzialità di crescita e sviluppo. Il contesto economico è esaminato, come di consueto, nell´ottica del confronto con le altre regioni italiane ed europee e in relazione agli obiettivi della Strategia Europa 2020.

I dati più recenti suggeriscono che la Sardegna, pur collocandosi tra le settanta regioni più povere dell´Unione Europea, sta uscendo più velocemente dalla crisi rispetto alla media delle regioni del Mezzogiorno. Segnali incoraggianti emergono dal mercato del lavoro, soprattutto grazie alla componente femminile con alto titolo di studio. Anche il turismo, nonostante gli ampi spazi di miglioramento nella gestione dei settore così come discusso nel policy focus, offre prospettive positive. Questi segnali di timida ripresa, tuttavia, devono essere valutati alla luce delle profonde difficoltà strutturali che pesano sul sistema economico della regione e ne ostacolano la competitività nel contesto europeo.