Gli elementi della sua pittura (ma Dore direbbe della pittura) sono quelli, però le diverse combinazioni rivelano di volta in volta aspetti sottovalutati. Il fatto è che la sua ricerca è un continuo rimestare di segni e registri linguistici e sforna soluzioni diverse quasi di getto.
E poi c´è la persistenza di memoria degli stilemi formali, la capacità dei segni e dei colori di legare momenti e significati diversi in un´unica emozione visiva. Così certe materie sofferte, certe atmosfere cromatiche incombenti, esprimono stati d´animo non necessariamente connessi ad esperienze estetiche, ma anche suggestioni ineliminabili di quadri e di artisti; la pittura è lì e produce i suoi effetti di senso, persino al di là delle intenzioni dell´autore.
(Gianni Murtas, Nino Dore, Il rivoluzionario, Pagg. 8-9)