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storia di uno che voleva fare l´editore

Di Manlio Brigaglia, Sandro Ruju, Salvatore Tola

Presentacíon de Simonetta Castia

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ISBN
978-88-89502-90-7
Editor
Mediando
Coedición
-
Género
Varios
Materia
Historia (incluso arqueología y prehistoria), biografías, heráldica
Colección
Fuori collana
Edición
- junio 2018
Soporte
Papel
Páginas
208
Encuadernación
Encuadernación en rústica cosida y con solapas
Dimensiones
17 x 24 cm
Número de tomos
1
Illustrado
Idioma de publicación
Italiano
Idioma original
-
Texto a vista
-
Archivo adjunto
-
Escolar
No
Disponibilidad
En comercio
Distribución
Precio
20,00 €

Spesso intento a rivedere dattiloscritti e bozze che gli venivano affidati e impegnato a tutto campo sul fronte culturale, il professor Brigaglia ha lasciato pochi e scarni scritti autobiografici. Per fortuna questa intervista (svolta a più riprese e da lui attentamente rielaborata fino agli ultimi giorni) getta luce sulla sua attività di collaboratore di riviste e giornali e soprattutto, di "facitore" di libri. Attraverso questa lunga testimonianza, che pure non affronta altri aspetti importanti della sua vita di studioso e di insegnante, emerge il quadro di una complessa personalità di uomo di cultura e anche, più semplicemente, di uomo. (Nonché di uomo di spirito, se è vero che per questo volume aveva concepito il sottotitolo: "Storia di uno che voleva fare l´editore ed è finito correttore di bozze".

Manlio Brigaglia (1929-)

Storico e scrittore di spicco nato a Tempio nel 1929, fin da studente si è dedicato al giornalismo in prestigiose riviste culturali. Dopo la laurea ha insegnato per molti anni al Liceo Azuni di Sassari e si è dedicato alla ricerca di storia contemporanea. Frutto di quest´impegno sono i numerosi volumi e articoli, la collaborazione editoriale ad opere collettive; ad ´Ichnusa´ dal 1956 al 1964, la condirezione di ´Autonomia Cronache´ e di ´Quaderni Mediterranei´. Nel 1980 è diventato professore associato e da allora insegna Storia contemporanea presso la Facoltà di Lettere dell´Università di Sassari. La sua attività di intellettuale impegnato è continuata incessante: nello stesso 1980 è diventato direttore dei ´Quaderni sardi di Storia´ e di alcune altre riviste; ha contribuito a riordinare il museo della Brigata Sassari a Sassari.

Bibliografia

Salvatore Tola (1940-)

Salvatore Tola è nato a Faenza (Ravenna) nel 1940, da padre sardo e madre romagnola. È laureato in Pedagogia all´Università di Cagliari con una tesi di storia della cultura: La rivista ´Ichnusa´ e la vicenda politica e culturale della Sardegna dal secondo dopoguerra al Piano di rinascita. Già insegnante di scuola elementare e quindi di Italiano, Storia e Geografia presso l´Istituto Magistrale di Sassari, collabora dal 1974 alla pagina culturale del quotidiano sassarese La Nuova Sardegna: attualmente tiene una rubrica settimanale di libri e riviste d´argomento sardo (La Sardegna libro per libro), cui se ne aggiunge di tanto in tanto una di itinerari turistici in Sardegna. Negli ultimi trent´anni ha lavorato ad alcuni temi della cultura e storia della cultura in Sardegna: 1. La storia della Sardegna nel secondo dopoguerra, la figura di Antonio Pigliaru, la rivista Ichnusa e altre riviste. In proposito ha scritto articoli sulla Nuova Sardegna e su alcune riviste isolane. La tesi di laurea, rielaborata ed aggiornata, è uscita nel 1994, per le edizioni di Iniziative Culturali di Sassari, col titolo: Gli anni di Ichnusa. La rivista di Antonio Pigliaru nella Sardegna della rinascita. 2. La storia della stampa e dell´editoria in Sardegna che segue, oltre che con la rubrica sulla Nuova Sardegna e come consulente di case editrici isolane, come collaboratore dell´AES, l´Associazione degli Editori Sardi. Ha pubblicato articoli e saggi, in particolare Un´isola e i suoi libri. Notizie e appunti sull´editoria in Sardegna, Sassari, Carlo Delfino, 1992. 3. La letteratura contemporanea in lingua sarda. È membro delle giurie di concorsi letterari quali l´Ozieri di Letteratura Sarda, il Romangia di Sennori, il Michelangelo Pira di Quartu e alcuni altri. È titolare dal 1977 di una pagina di poesia sarda sul mensile degli emigrati Il Messaggero Sardo. Sull´argomento ha pubblicato articoli su La Nuova Sardegna, su altri giornali e riviste. Ha curato raccolte di versi di autori viventi. 4. La letteratura in lingua sarda del passato. Ha curato numerose raccolte di poesie popolari, in particolare: sei volumi della collana I grandi poeti in lingua sarda delle Edizioni Della Torre di Cagliari; la riedizione in quattro volumi, per la Bibliotheca Sarda della Ilisso di Nuoro, delle poesie già pubblicate da Giovanni Spano tra il 1863 e il 1872: Canzoni popolari di Sardegna in dialetto sardo centrale ossia logudorese. Sull´argomento ha partecipato a convegni, tenuto conferenze e pubblicato articoli. Col volume La poesia dei poveri (Cagliari, AM&D, 1997) ha tentato una sintesi interpretativa dei problemi legati alla letteratura regionale e alla storia della cultura sarda; col saggio-antologia La letteratura in lingua sarda (Cagliari, CUEC, 2006) ne ha tracciato il percorso storico, dai condaghes alle poesie di Pietro Mura, al romanzo di Benvenuto Lobina. 5. Altri temi. Si occupa di storia locale, è coautore tra l´altro del volume La Sardegna provincia per provincia, EdiSar, Cagliari, 1994. Ha seguito a lungo l´attività dello scrittore francese – trapiantato in Sardegna – Edouard Vincent (1916-2003), cui ha dedicato articoli di quotidiano, presentazioni in pubblico e un breve saggio comparso sulla rivista Quaderni bolotanesi. Si occupa della descrizione della Sardegna ad uso turistico e ha collaborato tra l´altro a guide edite dall´Istituto Geografico De Agostini di Novara e dal Touring Club Italiano di Milano.

Bibliografia