C´era l´acqua e c´era il ferro. E il fuoco, dio forgiatore. Fratelli di Efesto modellarono anime di metallo e corna dal capro selvaggio: punte del bramare divino, cuspidi per il sacrificio vitale. Tra materia e incorporeità, dal filo teso del tempo discese lo strumento del sacro rituale quotidiano. Di pietra, poi di metallo, infine dell´irreprensibile acciaio. E fu per noi feticcio di virilità e balentìa, guida nella liturgia delle mani. Ora è gemma dei ricordi e ancora luce preziosa nel buio delle tasche. E vivrà in eterno, lucente fiamma figlia del sole e della terra... Lame al sapore di tradizione, tra artigianato e arte. Un racconto per immagini sul più importante simbolo di appartenenza delle comunità sarde. Le tecniche di realizzazione e le diverse tipologie di coltello tradizionale fino alle più recenti evoluzioni, che interpretando la tradizione schiudono il mercato sardo all´interesse dei collezionisti di tutto il mondo.