Bischof fu inviato nell´isola da [quote]Epoca[/quote] per documentare le misere condizioni di lavoro dei contadini del Campidano e dei minatori dell´Iglesiente. Il suo reportage si caratterizza per la totale immersione nel contesto. La serietà dei temi trattati, che induceva all´espressionismo molti dei suoi colleghi fotoreporter, fu per lui un´occasione per cogliere il lato meno drammatico dei fatti e delle persone. Risultato a cui giunse utilizzando la soluzione stilistica del ´leggermente fuori fuoco´, capace di restituire un´originale freschezza degli eventi. Le foto realizzate in Sardegna, nel soddisfare un certo grado di ricerca formale, trovano un bilanciamento tra estetica e rigore oggettivo nella cura dell´equilibrio delle immagini: tagli alti, inquadrature centrate, primi piani ribassati e stupefacenti con luci in rilievo. La padronanza della tecnica gli permetteva di scegliere il meglio di un istante ´irripetibile´. La sua umanità è esaltata dalla scelta dei soggetti: c´è il quotidiano di un popolo più che di una terra, c´è la Sardegna della gente più dell´idea di una stirpe astratta o di una terra offesa. E con la leggerezza del sorriso sui volti, riuscì a trascendere gli orrori e le devastazioni causate dalla guerra.
Giorgio Todde (1951-)
Giorgio Todde vive e lavora a Cagliari. Col romanzo d´esordio Lo stato delle anime (Il Maestrale 2001; Il Maestrale / Frassinelli 2002; premi Berto e Regium Julii; tradotto in Olanda e Francia) si è rivelato tra le novità più interessanti dell´attuale narrativa italiana. Alla prima opera sono seguiti: La matta bestialità (Il Maestrale 2002), nero colto visionario, e Paura e carne (Il Maestrale / Frassinelli 2003) che continua la serie di Efisio Marini, imbalsamatore-detective, inaugurata con Lo stato delle anime e ancora proseguita in L´occhiata letale (Il Maestrale / Frassinelli 2004).
Bibliografia