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Economia della Sardegna

Economia della Sardegna Novità

25° Rapporto 2018

Di et al., Silvia Balia

A cura di Silvia Balia

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ISBN
978-88-9386-068-0
Editore
Cuec
Co-edizione
-
Genere
Saggistica
Materia
Attualità politico sociale ed economica (escluse biografie)
Collana
Temi economici della Sardegna
Edizione
- maggio 2018
Supporto
Cartaceo
Pagine
146
Rilegatura
Brossura e cucitura filo refe
Dimensione
17 x 24 cm
N° volumi
1
Illustrato
Lingua di pubblicazione
Italiano
Lingua originale
-
Lingua a fronte
-
Allegato
-
Scolastico
No
Disponibilità
In commercio
Distribuzione
Prezzo
14,00 €

Il 25° Rapporto sull´Economia della Sardegna va in stampa in un momento in cui i segnali sulla salute dell´economia mondiale e nazionale sono positivi ma allo stesso tempo incerti. I principali analisti raccontano l´espansione decisa dell´attività economica a livello globale e prevedono, almeno per il prossimo biennio, tassi di crescita intorno al 3,8%. Tuttavia i dati sui primi mesi del 2018 non sono incoraggianti per il nostro Paese. La situazione congiunturale si sta modificando in maniera inaspettata: l´Italia ha rallentato la propria attività economica e mostra una forte fragilità. Le stime di crescita più ottimiste per il 2018 sono dell´1,5% ma sarà necessario intervenire con politiche economiche mirate, di natura fiscale e non solo, se si vorrà contrastare la recente frenata della produzione industriale.
Il Rapporto presenta un´analisi strutturale del sistema economico isolano basandosi sul confronto con le altre regioni italiane ed europee e sul monitoraggio degli obiettivi della Strategia Europea 2020. Con un PIL pari al 71% della media europea, la Sardegna conferma la sua appartenenza al gruppo delle 65 regioni più povere d´Europa. Nonostante i dati positivi sui consumi delle famiglie e sull´interscambio con l´estero, la crescita del PIL non riesce a fare affidamento su un sistema produttivo solido in termini di creazione di valore aggiunto né di accumulazione del capitale. I tassi di attività e occupazione, per quanto più alti rispetto al Mezzogiorno, appaiono quasi congelati e il tasso di disoccupazione raggiunge il minimo storico dal 2013 (17%). Tuttavia, in tutte le province il saldo tra attivazioni e cessazioni dei rapporti di lavoro cresce e diventa positivo. Il processo di accumulazione di capitale umano mostra segnali incoraggianti, pur evidenziando, insieme al processo di investimento in ricerca e sviluppo, una ben nota situazione di ritardo. È ancora una volta il turismo, nonostante il sistema imprenditoriale dell´isola non riesca a sfruttarlo in tutta la sua potenzialità, a permettere alla Sardegna di stare nei primi posti delle classifiche nazionali.

Volume elaborato da un gruppo di ricerca coordinato da Silvia Balia e formato da: G. Atzeni, M. Atzeni, B. Biagi, M. G. Brandano, R. Brau, F. Cerina, A. Cocco, L. Deidda, G. Del Chiappa, B. Dettori, I. Etzo, L. Filigheddu, M. Foddi, S. Marica, M. Meleddu, I. Meloni, M. Molinas, A. M. Pinna, C. Saba, V. Statzu, G. Sulis, S. Usai.