Don Giuseppe Murtas (Milis 1928 - Oristano 2000) fu sacerdote e studioso pienamente partecipe del suo tempo, ma allo stesso tempo capace di futuro. La sua è stata un´esistenza ricca ed intensa, vissuta al´insegna della fede e della carità pastorale e contrassegnata da un continuo impegno sociale, civile, culturale e politico. Fondò nel 1997 e diresse la rivista Quaderni Oristanesi, luogo di incontro di studiosi e di quanti, spesso giovani, fuori dai circuiti editoriali tradizionali, volevano dare un contributo alla riscoperta della storia, delle bellezze e delle problematicità del territorio. Il suo impegno culturale si espresse anche attraverso la poesia, la narrativa, la saggistica, le conferenze, l´attività giornalistica. Uomo di fede e di cultura insieme, non considerava la cultura come pura erudizione o mero strumento di lavoro intellettuale, ma risorsa che racchiude un decisivo valore esistenziale e come forte impulso per affrontare la vita e la storia nell´interazione tra la dimensione spirituale e la realtà esterna. Per lui l´attività culturale rappresentava una mediazione tra fede e vita. Poeta e narratore, seppe dar voce agli ultimi, dei quali nella sua esperienza di pastore aveva condiviso attese e sofferenze. Nella sua opera di educatore, come parroco, come docente, come Assistente ecclesiastico di associazioni religiose e sportive manifestò sempre piena fiducia nei giovani ([quote]I giovani sono l´oggi[/quote]), invitando ad ascoltarli e a capirli, perché essi sono pronti ad accettare l´essenziale ed il caratterizzante del Cristianesimo. Un testimone come pochi, di cui si dovrebbe conservare la memoria, per consegnarla alle giovani generazioni.
Il volume, che offre un profilo biografico, culturale e pastorale di don Peppino, insieme a un elenco delle sue opere edite, contiene scritti inediti dell´Autore: omelie, poesie e uno scritto su Paulilatino, che racconta storie vere di pastori e di contadini, storie di miseria, di dolore, di speranza.