Da sempre, nell´immaginario e nella letteratura occidentale l´immagine dell´isola presenta il volto ambiguo della doppia accezione: carcere circondato da alte muraglie d´acqua e paradiso inviolato e puro che protegge dalle brutture del mondo "oltre".
Sull´isola di Alcina l´ariostesco Ruggiero dimentica le sue responsabilità godendo gli incanti bugiardi della maga. Robinson volge le spalle al mare che l´ha tradito, legge la Bibbia ed erige palizzate. Nel castello d´If il conte di Montecristo scava sognando l´evasione. A Ogigia, tra le braccia di Calipso, Ulisse piange, rifiuta l´immortalità e sogna un´altra isola, Itaca, un´altra donna, Penelope. Ma quando le raggiunge, secondo Dante, subito le lascia, per desiderio di altre isole, altri mondi di cui "divenire esperto".
Un´isola sola non basta, neppure a chi ci è nato.